Carta da parati personalizzata per lo studio di una psicoterapeuta, pensata per celebrare il saper prendere la giusta distanza dalle cose.

”L’arte di tornare a casa”

Con questa committenza scopro il potere del viaggio e la catarsi del viaggiatore nel respirare luoghi che poi ti accompagnano ovunque tu sia. Un gioco caleidoscopico dove i ruoli si scambiano fino a non capire più dove finisci tu e dove comincia il luogo stesso.

“L’arte di tornare a casa” è proprio questo, forse, la capacità di non perdersi.

In questa illustrazione ho scelto di mescolare i tratti del pastello a pennellate di acquerello. L’effetto è una narrazione dolce, quasi un ricordo ripescato da angoli di memoria vivida seppur stemperata. Il soggetto è le risaie di Ubud, un luogo caro alla committenza che voleva poter trascorrere gran parte del suo tempo in una stanza che diviene continua attenzione alle emozioni del viaggio.

A volte ci si perde proprio nella volontà di porre troppa attenzione al dettaglio di una questione, di una persona, di una vicenda così, anche con questa carta da parati, troppo vicini a quel muro, non si vedrebbero altro che segni intricati. È solo allontanandosi a una giusta distanza che si potrà godere della totalità di un disegno più grande, che prima sfuggiva.

Proprio come nella vita, la giusta distanza nella lettura delle situazioni offre la giusta visione d’insieme.

• 

• 

• 

• 

• 

•