Gira che ti rigira
“A quanto pare devi accettarlo”, mi son detta un giorno, “devi aprire un tuo blog”.
Per una serie di fortunati eventi, per un’altra serie di congiunzioni astrali, per provare uno strumento diverso, perché il verbo accettare è diverso da ACCéTTARE, perché non bastava il fiume di parole che adopero asciugando pesantemente chi mi capita davanti, per tutti quelli che mi dicono “Ah, ma che bel lavoro che fai…sai anch’io volevo fare l’artistico ma i miei non volevano”: per tutto questo e molto di più alla fine, un giorno, cioè oggi, ho aperto un blog.
Grazie Valentina.
Grazie Tancredi.
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