Le opportunità nella vita vengono date alle persone sbagliate. Tipo a me
Capita anche a me d’uscire, d’andare ad una festa (ad esempio), in bici (magari), con la nebbia (pure), al buio (ovvio) e fa freddo (becco, molto becco).
Però ci vado, al compleanno dell’Anita, che è tanto cara e poi la stanno paccando tutti con la storia che oggi c’è sciopero di qualunque cosa.
Allora mi bardo che neanche Messner e comincio una pedalata che mi sembra infinita, durante la quale mi scaldo, raggiungendo temperature inverosimili. La faccia è l’unica parte scoperta e, grazie al freddo becco, si sta staccando dalla sua sede originale perché ho dimenticato la sciarpa.
Ogni volta così: sbaglio sempre e non imparo mai, il mio must to have buono per tutte le stagioni.
Il locale in questione è alle colonne, sotto a quel muro che vorrei tanto dipingere e finalmente vi giungo.
Schiena pezzata dal caldo, faccia paralizzata dal freddo, testa confusa dalla gente. Quando mi concedo, con voluttuosa golosità ed eccessiva generosità, alla solitudine e poi ne esco, sembro un’altra me: decontestualizzata ovunque io sia. Ogni volta mi stupisco ed ogni volta mi pongo lo stesso, psicoanalitico quesito: “Dove danno da bere in questo posto?”.
Dalle mie parti i vecchi usano dire che “el xé sincero” per indicare un tizio che ha alzato un po’ troppo il gomito. Trovo che sia un’espressione stupenda perché discretamente elegante e tremendamente vera.
Così scelgo il mio angolo, mi pongo come obiettivo la sincerità e mi posiziono in modalità defrost.
Anita è felice e taccata in modo irresponsabile; le regalo il libro “L’educazione delle fanciulle” (Littizzetto/Valeri) e lei mi dice che il cameriere non è niente male.
Insomma, sta andando tutto come deve andare.
In una situazione così, ti aspetti di tutto tranne una proposta di lavoro; ma è lì che ti voglio.
“Borghi, perché non provi a scrivere per la rubrica Mondo Donna?” mi dicono.
“Mah, non saprei… io scrivo cazzate e non credo di saper fare diversamente” rispondo.
Mi spiegano meglio la faccenda e mi dicono che ogni post deve contenere almeno 800 battute. Accetto subito, pensando che, riuscire a far ridere una persona con 800 battute diverse ogni volta, rappresenti una sfida accattivante.
Per dire che non ne capisco molto e per dire che le opportunità, nella vita, vengono date alle persone sbagliate.
Approfondimenti:
– La rubrica Mondo Donna riparte con me dal 2 febbraio 2012; se vuoi questo è il link: http://mondodonna.blogosfere.it/
– Quando siamo uscite dal locale, Anita stringeva in mano un foglietto di carta; dentro c’era il numero del cameriere niente male. Da allora è regina incontrastata del pizzino.
– Un grazie sincero a Valentina Sansoni, musa e mentore.
– UPDATE: dopo 11 mesi di rubrica quotidiana, le mie dimissioni da Mondo Donna. Leggi i perché QUI.
…credo tu sia una delle poche persone che conosco che merita veramente un lavoro..e soprattutto uno del genere! Leggere il tuo blog è prova del fatto che tu sappia scrivere e anche bene, riesci anche a far ridere con poche frasi…non vedo l’ora di leggerele ue 800 battute! <3
Cara Laura, il secondo giorno della merla (per me festa nazionale nel micro statuto di Borghi) non poteva cominciare in modo migliore. Grazie! xxx