Non ci vedo bene ma ci sono: posta del cuore a Dio (Diciasettesima Lettera)
Rara immagine di Dio, ritratto in un momento di distrazione. Disegno di Elena Borghi.
Perse tutte le speranze, non ti rimane che scrivere a Dio, sperando che risponda.
Questa è una rubrica domenicale nata a Sua insaputa ma, ovviamente, anche a Sua immagine e somiglianza.
Domande, pensieri, parole, opere e omissioni di gente che, una qualche risposta precisa la vorrebbe. E chissà che magari un giorno non arrivino anche.
Caro Dio,
nel giorno dell’Immacolata Concezione, ti scrivo perché sento forte il desiderio di dirti che ieri ho letto il libro che hai scritto. Non la Bibbia, l’altro: “Dio non gioca a dadi: tiene il banco” che comunque sta avendo già un notevole successo, nonostante siano passati pochi mesi. Vedrai tra duemila anni.
Devo anche dirti che è stato un piacere leggerlo. Un VERO piacere.
Sì, insomma, in questi giorni ho visto i video artistici “Hysterical Literature”, del fotografo e regista Clayton Cubitt: un tizio di New York (ma perché VENGONO sempre da lì?) che ha pensato bene di legare piacere della lettura a piacere del vibratore. Quindi ha ripreso con la telecamera delle donne con in mano il loro libro preferito e tra le cosce un vibratore acceso. “Esplorazione della femminilità, dualismo mente/corpo, contrasto tra cultura e sessualità”, dicono (fonte: freebear.eu, ndr). Voyerismo un filo sadico, pare a me.
Vederle leggere a fatica, in una stanza asettica, sedute, truccate, con davanti una telecamera, Clayton che le guarda e le ascolta mentre trattengono a stento il piacere, fino a riuscire a raggiungere l’orgasmo, mi ha fatto provare molto scetticismo sulla veridicità di questo piacere.
Ecco, io ero a casa mia, non in un set con davanti Clayton ma, per crearmi delle difficoltà che mi mettessero a disagio, ho deciso di leggere un libro scritto da te, Dio, che, voglio dire, mi pare essere una bella sfida.
Invece mi hai fregata perché il tuo libro fa godere dal ridere.
E chi se lo aspettava? I testi sacri non son certo famosi per dar piacere. Scusami se ti parlo così francamente, ma sai, dopo quello che è successo tra noi mi pare di potermelo permettere.
Non fosse una bestemmia direi in giro che ti ho portato a letto perché è lì che eravamo. Mi limito a confidarlo a te, il diretto interessato, che tanto ormai lo so che hai il senso dell’umorismo. E oggi mi sembra anche il giorno giusto per farlo, tra l’altro.
Grazie per avermi fatto venire. Se non ci fosse un tuo fan club già ben avviato, l’avrei fondato io con enorme piacere e, questa volta, gestito solo da donne.
Un bacio, tua sempre,
Anima Appagata.
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Cara Anima Appagata,
grazie per i complimenti per il mio libro. Riuscire a far godere dal ridere è sempre una gran soddisfazione, anche per una divinità asessuata.
Ora però ti sfido a farlo con la Bibbia; il Cantico dei Cantici non vale, che era il porno del mondo antico. Prova con qualcosa di pesante, tipo il Levitico o le Cronache.
Per la storia del fan club gestito da sole donne, lavoriamoci su. Vedrai che ben presto l’altro fan club chiederà un gemellaggio, e da cosa nascerà cosa.
Infine, per questa faccenda dei libri e dei vibratori, direi che dopo il successo di 50 Sfumature questo era il minimo che potevamo aspettarci. Il prossimo step della tortura sessuale e dell’orgasmo eroico sarà quello di donne che leggono libri con un grado di pesantezza diciamo dalle Ultime Lettere di Jacopo Ortis in su, legate in una posizione scomoda e penetrate da minidotati.
Ovviamente, per par condicio bisognerà fare anche delle porno letture gay, per poi approdare alle orge letterarie, finché si tornerà a Freud e si curerà il complesso di Edipo in modo ancora più sessualmente emancipato, facendo cioè leggere al proprio genitore dello stesso sesso un libro odiato dal genitore di sesso opposto, mentre il figlio/a consumerà l’incesto inconsciamente tanto sognato.
E venne il Verbo.
Amen.