De gustibus
“Fallo come vuoi” photo by Elena Datrino – MUA Piero Marsiglio
Con amiche davanti a “Fallo come vuoi”- an optimistic papercraft:
«Ma… ma… è… Bellissimo! Quanti dettagli e che belli i fiori. È molto poetico sai? Ed enorme anche!»
«Beh insomma, “enorme”. Certamente è una proporzione di scala ottimistica ma credibile. Se ne trovano in giro così, di veri, dico. Io non sono fan, per esempio»
«Ah no? Io sì! Come mai? Sei la prima che sento…»
«Ma scherzi? Io tifo normotipo tutta la vita, né troppo, né troppo poco. Che te devo di’? Me batte in testa sennò»
«Capisco. No, a me no. Amo gli uomini super dotati»
«Io per niente. Ogni volta che giacevo con un mio ex fidanzato (che poi son stati due, ndr) lo invitavo sempre d’immaginare di varcare la soglia di un piccolo, delizioso appartamentino mansardato e non di Villa Panza».
Tratto da “Dialoghi veri che sembrano finti” un libro che non esiste ma che, un giorno, scriverò. Pag.5
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