“Viaggio nel sublimare” | illustration
30×21 cm / / Ink on paper and digital art.
”Ciascuno deve organizzare il caos dentro di Sé” diceva Nietzsche.
Allora, quando di caos ne ho così tanto che diventa grande come una balena e io piccola sommozzatrice affianco, quel pensiero lo faccio volare.
Il nuoto di quel pensiero a forma di balena bianca è nell’aria fresca, nella terra dei boschi. È in un mare diverso, questa volta, il subliMare.
Come alchimista innalzo a grandi onori ciò che non posso far finta di non vedere e così gioco con quel pensiero e lo sgomento lascia posto al divertimento di un viaggio onirico seppur tanto concreto per il mio inconscio.
SubliMare, acque strane quelle.
Credo facciano parte del Gran Principato della suprema dignità, proprio affianco al Gran Ducato del concedersi di vivere la propria fragilità.
Il Regno è il mio, ovviamente, dove torno a essere Regina e dove l’ambizione non è solo spirituale bensì soprattutto terrena, nel grande Sì alla vita e a tutto ciò che comporta viverla.
Guardo il pensiero a forma di balena bianca nuotare nel subliMare e sento di entrare in accordo con il mio avversario.
Comincio a nuotare anche io con lei nella dolce consapevolezza che la situazione avversa è in realtà una cosa buona, non sarò più disturbata da essa ed essa cederà sotto il suo stesso peso.
Tendo l’orecchio, ascolto l’aria nel bosco del subliMare e non sento più nessuna risposta emotiva a una situazione disarmonica; essa è semplicemente svanita dal mio percorso.
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