Sottomarino a Milano: quando fantasia e hashtag fanno la differenza nel marketing
fonte immagine: bloguerrilla.it
Avrai letto la super notizia virale di qualche giorno fa relativa a un sottomarino spuntato dal sottosuolo milanese che ha tamponato una macchina, a pochi metri dal Duomo, in Piazza Mercanti.
Ed è stato chiasso mediatico con tanto di intervista al capitano russo, articoli che urlavano all’incredibile e web che in poche ore ha reso l’evento una vera e propria bomba in termini virali.
“Nessuna manovra sbagliata: trattasi di pubblicità“, sentenziano un po’ delusi gli echi del web del giorno dopo.
Io invece mi entusiasmo pensando al lavoro meticoloso dietro a quest’operazione di marketing e mentre constato, ancora una volta, quanto le persone abbiano voglia di venire stupite dall’incredibile, quanto desiderino evadere dagli schemi della propria vita, seppur per poche ore, seppur per entrare in un altro schema, quello commerciale. A curare ogni dettaglio, l’agenzia di comunicazione M&CSaatchi di Milano. Realizzatore della scenografia il superlativo Luca Merlini. Tra le menti responsabili del sottomarino a Milano, anche Armando Viale, in qualità di Deputy Creative Director del progetto #L1F3, al quale rivolgiamo qualche domanda:
Elena Borghi: Un sottomarino che esce da una città senza mare diverte.
Armando Viale: “Esatto! L’ironia in questo senso ha aiutato l’idea creativa anche se tutto nasce da un altro concetto: nella vita ti può accadere di tutto, anche imprevisti davvero inimmaginabili davanti ai quali è sempre meglio farsi trovare preparati. Assicurandoti, per esempio. L’idea non è soltanto l’emersione incredibile di un sottomarino in città, ma anche l’auto tamponata dallo stesso sottomarino.
Milano una volta era una grande Venezia, fatta di canali e navigli. Grazie anche a questa forte premessa abbiamo visto l’operazione messa in scena decollare ancora di più dal punto di vista creativo. Parlare dell’idrografia di Milano è stato utile anche per dare all’operazione un tocco di umorismo e divertimento, con l’attento scopo di non spaventare nessuno, aggiungerei. Speravamo che qualcuno si chiedesse se l’accaduto fosse reale, ma il vero volto dell’evento era metaforico.”
E.B.: Metaforicamente l’evento riporta l’attenzione a un’azienda che si occupa di assicurazioni quindi?
A.V.: “Il cliente è GENERTEL insieme a EUROP ASSISTANCE. Una partnership tra due realtà assicurative forti, dalla quale nasce LIFE PARK ovvero un protection store nel quale si trovano moltissimi servizi “di protezione”.
L’evento #L1F3, con l’operazione mediatica del sottomarino, nasce per attirare il maggior numero di utenti a questa nuova realtà assicurativa sia in modo tangibile, visto che lo store LIFE PARK è in Piazza Cordusio angolo Via Dei Mercanti (a 50 metri dall’installazione) sia in modo virtuale tramite l’uso dei social media. L’utilizzo dei social network ovviamente ha diffuso velocemente l’iniziativa creativa e l’esistenza dello store.
E.B.: In pratica il sottomarino #L1F3 dice: anche l’imprevisto più surreale e inimmaginabile, LIFE PARK te lo copre.
A.V.: “Esattamente. LIFE PARK, con dietro questi due colossi nel campo assicurativo, ti offre tutta la protezione di cui hai bisogno. Quindi sei sicuro in qualsiasi momento. E quindi ti può capitare qualunque cosa, anche la più impensabile.”
E.B.: Che meraviglia. Passerò in Piazza Cordusio, per chiedere se esistono pacchetti che coprano anche da tamponamenti all’aura, atti vandalici al cuore, sfondamento craniale da fuoriuscita inaspettata di corna.
A.V.: “(ride forte, ndr) Non lo so. Magari potremmo proporglieli.”
E.B.: Guarda che secondo me avrebbero successo come pacchetti e, forse, le persone avrebbero più riguardo.
Comunque bello lavorare con clienti illuminati che vogliono fare comunicazione in modo diverso, sfruttando anche le risorse dei social e del web.
A.V.: “Sono d’accordo con te. Non tutti lavorano nella direzione intrapresa da M&CSAATCHI, a mio avviso una potenza sotto l’aspetto della comunicazione a 360°. L’agenzia ha un approccio verso la creatività non più basato soltanto sui mezzi tradizionali, ma anche sulla conoscenza dello strumento e della comunicazione digitale. Sono contento perché al progetto abbiamo creduto noi insieme al cliente.”
Ed è il matrimonio più forte, quello dove convivono gli interessi, gli obiettivi per poi raccogliere, insieme, risultati e soddisfazioni.”
Credits:
Creative Director: Vincenzo Gasbarro, Luca Scotto di Carlo
Deputy Creative Director: Armando Viale, Paola Morabito
Art Director: Luca Fulciniti
Copywriter: Domenico Greco
Interactive Partner: Silvio Meazza
Head of Strategic Planner: Massimo Capucci
Strategic Planner Junior: John K. Diatto
Account Director: Anna De Gaetano
Project Leader: Marta Pettenuzzo
Account Assistant: Alessia Prestia
Head of Production: Elena Galimberti
Producer: Alessio Sorrisi, Marzia Puma
Head of Interactive Development: Stefania Sabbatini
UI/UX Designer: Vincenzo di Cosmo
Development: Davide Reppucci, Mauro Piccin
Casa di Produzione: (h)Films
Director: Edoardo Lugari
Set designer: Luca Merlini
Illustration: H-57
Peccato non dire (un malcostume diffuso) che il progettista titolare della scenografia è Luca Merlini, un professionista romano di livello che, grazie alle sue relazioni di lunga data con fornitori locali, ha potuto realizzare questa ottima scenografia con un budget veramente ridotto ai minimi termini.
Ha eseguito un lavoro di molto superiore allo stessa realizzazione effettuata da altri tempo fa a Los Angeles
Gentile Luca,
ti ringrazio enormemente per la puntualizzazione. Sono scenografa anch’io e una delle prime domande fatte era proprio il nome dello scenografo che ha realizzato il sottomarino per poterlo menzionare nel post.
Informazione in attesa di risposta.
Quindi felice sia arrivato prima tu.
Felice giornata e complimenti a Luca Merlini!
e*