Neripè e GUAPPECARTÒ: AMAY l’album che dà voce al ricordo.
Scrivo a te pensando che, come me, forse fatichi cercando l’emozione nelle arti.
Annusi l’aria, come segugio attento e cerchi. Cerchi gli odori che portano altrove, tipo dove la musica è fatta da chi ce l’ha come mestiere. E basta.
È così per te come per me e allora, lo sai no? Sono altruista e condivido il tesoro che ho trovato nell’album AMAY (in lingua birmana “madre”) interpretato dalla voce di Neripè e dalle musiche dell’ensemble italo parigino GUAPPECARTÒ.
Ho avuto la fortuna di vivere la presentazione di AMAY, per la prima volta dal vivo, l’8 Marzo, nell’amatissimo Teatro Verdi (che Iddio lo conservi) di Milano, in quello che è stato un vero e proprio spettacolo-concerto dedicato alle donne, presentato da Marco Maccarini e con l’esibizione cameo del violinista Mauro Pagani.
AMAY è da intendersi come un concept album completamente cucito addosso al ricordo di nove grandi donne che, con le loro storie e le loro azioni, hanno lasciato un segno indelebile nella storia passata e presente.
«Graffio di gelo lungo la schiena» inizia così il pezzo intitolato “Il ricordo migliore”, dedicato a Kiki, una madre come tante.
E quel brivido, credimi, non ha abbandonato la mia schiena per tutto il concerto.
Che non c’è cosa più sensuale della scoperta gioiosa di nuove anime capaci di far vibrare il tuo corpo che, in fondo, altro non è che acqua bisognosa di brividi.
Così, Neripè, nome d’arte di Francesca Olivia Risoli, ballerina, attrice e cantante dalla voce variegata, elegante e intensa, oltre che bellissima nella sua inconsapevolezza d’essere magnifica e i GUAPPECARTÒ, strabilianti nel loro esser uomini di mestiere, violino, fisarmonica, contrabbasso, chitarra acustica, tastiera e batteria, sono stati per me come il sassolino che rimbalza sul filo d’acqua delle mie emozioni.
I miei occhi hanno visto una platea che a fatica stava seduta, presa dalla voglia di ballare e i bis si sono ripetuti fino all’avvento della pietà cristiana, di quella platea per i musicisti che, generosamente, non si sono risparmiati.
Ingorda e priva del senso di colpa cattolico, io ne avrei voluti ancora di cerchi nell’acqua a forma di musica. E invece niente, tocca aspettare un’altra data vicina.
Se anche tu sei ghiotto di balsamo per l’anima, allora sappi che AMAY ha già due date live: il 12 Marzo a Cuneo e il 22 a Roma.
Se intanto vuoi ascoltarteli in cuffia ecco i link per l’acquisto sano e corretto: iTunes, Amazon. Ascolta AMAY su Deezer o Spotify
In ogni caso la chicca che posso passarti è che i GUAPPECARTÒ saranno al Serraglio di Milano, il 17 Marzo. Seppur orfani della loro Neripè, sono comunque un imperdibile spettacolo.
Allora niente, ci si becca lì.
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