Rinascere sani
Rinascere come foglioline tenere.
Conosco bene le tenere foglioline che spuntano in Primavera. Conosco quelle di molte terre che ho osservato negli anni e ho sempre guardato con ammirazione la fatica della gemma milanese, capace di farsi strada tra patte grigie e polverose di polveri sottili depositate. Una gemma malata che dava vita a foglioline già stanche.
Ma quest’anno no.
Quest’anno sono tenere foglioline inviolate, verdissime, senza un filo di polvere, anzi, lucidissime, perfino.
Le gemme di questa foto sono del ridente Cavalcavia Buccari, un picco collinare inaspettato che dalla tangenziale est porta migliaia di macchine, ogni giorno, uno per macchina, alla sua meta.
L’errore che vedo io è considerare la Natura qualcosa di esterno da noi, dal nostro corpo invece noi siamo parte di essa, siamo fusi con lei.
Quello che accade a lei è quello che facciamo a noi.
Ci fermiamo e lei si rigenera.
La Natura è stata per l’uomo un qualcosa di esterno da sfruttare a proprio sostentamento per molti secoli ma, già da diverso tempo, le cose sono cambiate.
Non più nutrirlo o rifornirlo o proteggerlo ma guarirlo, con la bellezza, con la perfezione di cui è fatta, anche attraverso il tempo che ci doniamo per immergerci in essa e rigenerarci.
Non riconoscere alla Natura questo nuovo ruolo sta portando una grande sofferenza. A lei e a noi.
Rinasci sano.
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